Il Maculelé e la Capoeira

Maculelê jurou vingança
E diz que a dança que ele dança é mortal
Maculelê hoje è dança
Mas foi luta no canavial
Olêlê Maculelê,
Vamos vadiar
Olêlê Maculelê,
Lá no canavial

 

Quante volte vi è capitato di andare in edicola, chiedere la vostra rivista preferita e, nel darvela, il simpatico edicolante (o giornalaro, come diciamo noi a Roma), vi dice "C’è anche quest’altra in omaggio". A me succedeva spesso quando ero ragazzino. Ero possessore di un fantastico Commodore 64, ormai bistrattato in favore del più potente Amiga 500. In quel periodo uscivano pochissimi giochi per il mio beniamino, e ancora meno recensioni. Fu così che iniziai a comprare una rivista che parlava principalmente di giochi per Amiga, PC e le allora decantate consolle (su tutte il mitico Nintendo), ovvero The Games Machine, solo per leggere dodici, dico dodici pagine che parlassero del mio C64. La rivista omaggio si chiamava Zzap.

 

Ora vi chiederete: cosa centra tutto questo con la Capoeira e il Maculelé? Effettivamente niente, era solo un modo per farvi capire come vedo io le cose. Per me il maculelé è come Zzap, ovvero una piccola rivista omaggio all’interno di qualcosa di più grande e di più amato come The Games Machine, che in questa similitudine io vedo come la capoeira. Spesso gli viene data poca importanza, viene bistrattato. Quando il Mestre decide di fare Maculelé c’è chi sbuffa, ma anche chi, come me, è contento, e ne approfitta per prendere da quella mezz’ora tutto quello che si può per aumentare il proprio bagaglio capoeristico.

 

Amo la capoeira perchè non mi viene insegnata, ma trasmessa. Mi vengono trasmesse emozioni, sensazioni, modi di pensare e di vedere le cose. Il Maculelé è una di quelle cose che ha contribuito e contribuirà a farmi amare questa fantastica arte, e sapere che sabato sera porterò in scena uno spettacolo di maculelé insieme agli altri non può che farmi piacere.

 

Cavolo, m’è presa nostalgia del C64…